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NOMISMA ESTRATTO VALORI MERCATO BOLOGNA

Riportiamo alcuni dati ripresi dal report di Nomisma inviatoci in data odierna e che riguardano la città di Bologna Riguardo il rendimento lordo di appartamenti locati proprio l'inverno scorso Assoproprietari ha calcolato su tre casi reali la resa effettiva netta di un appartamento locato a canone concordato, deducendo,imposte, tasse, spese ordinarie condominiali ecc. Rimaneva una resa sotto il 2 %, questo spiega la difficoltà per i proprietari a mettere sul mercato uno stock di appartamenti tenuti inutilizzati, è un loro diritto sino a prova contraria. Sono due le proposte che Assoproprietari ha individuato affinchè i proprietari di questi appartamenti siano almeno invogliati ad affittare i loro immobili, un nuovo tipo di contratto di locazione più breve,la certezza di un veloce rilascio senza spese aggiuntive alla fine del contratto. A oggi nessuna parte politica ha avuto " il coraggio " di affrontare questo argomento e dire che la questione affitti è una delle emergenze nelle principali città Italiane e Bologna in primis.

Tonino Veronesi
Presidente Assoproprietari

Bologna capoluogo (ultimo dato e var. annua)

  • Abitazioni nuove - Prezzo medio (€/mq) 2.458 0,0 % 2.311 -0,2 %
  • Abitazioni usate - Prezzo medio (€/mq) 1.965 -0,9 % 1.852 -0,3 %
  • Abitazioni usate - Canone medio (€/mq/anno) 91 2,3 % 96 0,3 %
  • Abitazioni usate - Rendimento lordo annuo (%) 4,7 14 p.b. 5,2 3 p.b.
  • Abitazioni usate - Tempo medio di vendita (mesi) 5,3 -6 gg. 6,2 -5 gg.
  • Abitazioni usate - Tempo medio di locazione (mesi) 1,8 -7 gg. 2,9 -5 gg.
  • Abitazioni usate - Sconto medio sul prezzo (%) 10,5 -1,0 p.p. 13,7 -0,6 p.p.

Nel corso del primo semestre 2019, il mercato residenziale bolognese ha fatto registrare una ripresa rispetto alla fase attendista osservata al termine del 2018. L’indice Nomisma di performance (fig. 6) è tornato a crescere raggiungendo i livelli osservati nella fase pre-crisi. L’intensità della domanda e la dinamica delle compravendite continuano a guidare questa fase di mercato, seguiti da una sufficiente velocità di assorbimento e una buona convergenza tra prezzo richiesto e prezzo offerto. Il numero di transazioni residenziali è aumentato del 10,5% tra il 2018 e il 2017, mentre, nel primo trimestre del 2019 la crescita è stata pari al 12,9% rispetto al medesimo periodo del 2018. La dinamica dei prezzi, invece, continua a non essere esaltante e costituisce un freno alla ripresa effettiva del comparto. La variazione dei prezzi, pari al -0,5% nel primo semestre del 2019, è inoltre da imputare totalmente all’effetto aspettativa, ossia ad una riduzione delle pretese da parte dei proprietari nel momento di immissione degli immobili sul mercato. L’effetto trattativa, al contrario, risulta pressoché nullo, segnale del possibile raggiungimento di un momentaneo allineamento tra domanda e offerta. A conferma di ciò si registra una sostanziale stabilità dei divari tra prezzi offerti e prezzi effettivi di abitazioni usate, fermi al 10,5% in media, mentre la mancanza di prodotto di nuova realizzazione tende a comprimere la scontistica di vendita, dal 7,3% al 6,5%, per le abitazioni nuove. Lo sconto medio risulta maggiore nelle zone periferiche (13,2%) rispetto alle zone centrali (8,7%), segnale ulteriore di una marcata eterogeneità nel mercato attuale. La medesima dinamica caratterizza le tempistiche di vendita che tendono a ridursi passando da 6,5 a 6,2 mesi in media per le abitazioni nuove e da 5,4 a 5,3 mesi per le abitazioni usate."

 

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