ARTICOLI

CONSULENZE

  • Fiscali
  • Legali
  • Notarili
  • Immobiliari
  • Tecniche
  • Condominiali
  • Mutui
  • Tipologie di Contratti

SERVIZI

  • Contratti di locazione
  • Gestione completa dei contratti
  • Fiscali
  • Tecniche

NOVITÀ FISCALI IN CORSO DI APPROVAZIONE IN PARLAMENTO

NUOVE ALIQUOTE IRPEF - Con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale, il Governo ha stabilito nuove aliquote IRPEF con decorrenza 01/01/2022.

 

Aliquote fino al 31/12/2021                                        Aliquote dal 01/01/2022

Da 0 a 15.000 euro             23%                                       Da 0 a 15.000 euro             23%

Da 15.001 a 28.000            27%                                       Da 15.001 a 28.000            25%

Da 28.000 a 55.000            38%                                       Da 28.001 a 50.000            35%

Da 55.001 a 75.000            41%                                       Oltre 50.000                        43%

Oltre 75.000                        43%

 

Le detrazioni d’imposta subiscono varie modifiche e le percentuali di contribuzione vengono ridotte. Le detrazioni per figli a carico saranno erogate direttamente dall’INPS, in base ai valori ISEE del nucleo familiare.

BONUS EDILIZIA - Questo è l’argomento che presenta le maggiori incertezze, visto l’enorme numero di emendamenti presentati in Parlamento.

E’ certo, come previsto dal Decreto Antifrodi (Dl 157/21) entrato in vigore il 12 novembre scorso, che nel caso di cessione del credito o di sconto in fattura delle detrazioni per ristrutturazione (tutte, non solo il 110%) sono richiesti sia l’asseverazione di congruità delle spese sia il visto di conformità.

1) Superbonus 110% - Prorogato per il 2022 ma con regole ancora da definire, soprattutto per le abitazioni monofamiliari. Per gli anni successivi è previsto un meccanismo di progressiva riduzione della percentuale detraibile.

2) Bonus facciate - Confermato anche per il 2022, ma la percentuale di detrazione sarà ridotta dall’attuale 90% al 60% (proposto dal Governo) o al 75%, come richiesto da vari emendamenti.

3) Bonus ristrutturazione - La detrazione del 50% viene prorogata senza modifiche fino al 2024, sempre per una spesa massima di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

4) Sismabonus - Prevista la riconferma del Sismabonus, l’incentivo di efficientamento sismico il cui importo varia in base a quanto migliora la classificazione sismica dell’immobile. Per gli interventi su singole unità immobiliari lo sconto varia dal 50% al 70%, mentre per i condomìni dal 75% all’85%.

5) Bonus mobili - Prorogato anche il Bonus mobili, ma la spesa massima detraibile scende a 10.000 euro per ogni appartamento ristrutturato. Le spese ammesse riguardano l’acquisto di mobili e di elettrodomestici nuovi, questi ultimi di classe energetica non inferiore alla A+ (oppure classe A, in caso di forni e lavasciugatrici). Questo bonus non è cedibile né utilizzabile con sconto in fattura.

6) Bonus giardini - Confermata per il 2022 la detrazione per la sistemazione delle aree verdi, che non è collegata a lavori di ristrutturazione (diversamente dal Bonus mobili). La detrazione resta al 36% col limite di 5.000 euro per unità abitativa, ed è prevista per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Questo bonus non è cedibile né utilizzabile con sconto in fattura.

ACQUISTO “PRIMA CASA” PER GLI UNDER 36 - Prorogate le agevolazioni per l’acquisto della “prima casa” per i giovani fino ai 36 anni, al momento fino al 30/06/2022 ma il termine potrebbe essere esteso al 31/12/2022. L’acquisto e l’eventuale mutuo sono esenti da tassazione per i giovani con ISEE fino a 40.000 euro annui. Nelle compravendite tra privati la norma azzera le imposte di registro, ipotecaria e catastale, l’imposta di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali. Nelle compravendite soggette ad IVA, come ad esempio gli acquisti dal costruttore, sono abolite le imposte di registro, ipotecaria e catastale, mentre restano dovuti il bollo, le tasse ipotecarie e i tributi catastali. L’IVA al 4% va pagata all’impresa venditrice, ma l’acquirente matura un credito d’imposta di pari valore che può essere compensato con IRPEF o contributi previdenziali dovuti in base a dichiarazioni dei redditi o atti presentati successivamente alla data dell’acquisto. Per gli eventuali mutui, l’agevolazione under 36 azzera l’imposta sostitutiva dello 0.25% oltre alle imposte di registro, ipotecaria e di bollo. Nel caso di acquisto in comproprietà con un soggetto privo dei requisiti, le agevolazioni under 36 si applicheranno limitatamente alla quota dell’acquirente che ne ha diritto, mentre sulla quota restante sarà dovuta la tassazione ordinaria.

IMU PER I CONIUGI RESIDENTI IN DUE IMMOBILI DIVERSI - Un emendamento al testo del Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio, se verrà approvato, stabilisce che dal 01/01/2022 i coniugi che risiedono in due abitazioni prima casa di proprietà, in due Comuni diversi, potranno usufruire dell’esenzione IMU esclusivamente per una sola abitazione a loro scelta, così come attualmente avviene nell’ipotesi di residenze diverse nell’ambito dello stesso Comune.

Questo emendamento intende chiarire definitivamente una questione che ha visto contrapposte interpretazioni tra il Mef (Circ. n. 3/DF del 2012) e le successive sentenze della Cassazione. Il Ministero stabilì che i coniugi non legalmente separati, residenti in due immobili diversi, entrambi prima casa, situati nello stesso Comune, avessero diritto all’esenzione IMU per uno solo dei due immobili a loro scelta, diversamente dal caso di immobili in Comuni diversi, in cui l’esenzione spettava per entrambi gli immobili.

Invece la Cassazione si è espressa in direzione opposta al Mef con le ordinanze n. 4166 e 4170 del 2020, stabilendo che nel caso di coniugi con residenza anagrafica e dimora abituale in abitazioni principali site in Comuni diversi, l’esenzione IMU non spetti su nessuna delle due abitazioni. La motivazione risiede nel fatto che per “abitazione principale” si intende un immobile nel quale risieda anagraficamente e dimori abitualmente l’intero nucleo familiare.

La nuova norma intende eliminare le disparità di trattamento tra coniugi residenti nello stesso Comune e quelle in Comuni diversi, evitando al tempo stesso forme di elusione fiscale.

NUOVO LIMITE ALL’USO DEL CONTANTE - Dal 1° Gennaio 2022 il limite massimo consentito per i pagamenti in contanti si riduce a 999,99 euro, quindi un pagamento di 1.000 euro tondi è irregolare. I pagamenti di importo superiore dovranno dunque essere eseguiti soltanto con mezzi tracciabili. La limitazione riguarda ogni tipo di operazione che comporta un passaggio di denaro ad altri soggetti: acquisto di merci e prodotti, pagamento di parcelle ai professionisti, compensi agli artigiani, fino alle donazioni in denaro ai familiari.

Il limite non vale per i versamenti e i prelievi sui conti correnti bancari o postali, quindi si può continuare ad operare normalmente con gli strumenti consueti (bonifici, assegni, carte di credito o debito). Tuttavia la banca o la Posta possono richiedere informazioni al correntista riguardo la provenienza del denaro qualora il versamento superi la soglia di tracciabilità e devono segnalare l’operazione all’U.I.F. (Unità di informazione finanziaria) ai fini antiriciclaggio.

I trasferimenti di denaro contante che eccedono i 999,99 euro sono soggetti a sanzioni amministrative pecuniarie, con un minimo di 1.000 euro e un massimo di 50.000.

Novità fiscali in corso di approvazione in Parlamento alla data del 21/12/2021

 

Dott.ssa Loretta Grazia

Coordinatrice Assoproprietari

 

torna all'elenco degli articoli

ARTICOLI

CONSULENZE

  • Fiscali
  • Legali
  • Notarili
  • Immobiliari
  • Tecniche
  • Condominiali
  • Mutui
  • Tipologie ci Contratti

SERVIZI

  • Contratti di locazione
  • Gestione completa dei contratti
  • Fiscali
  • Tecniche