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L'ORTO BOTANICO UNIVERSITARIO

Nell’Orto Botanico sono stati ricostruiti vari ambienti naturali con la presenza di specie vegetali tipiche (bosco di latifoglie, zone umide, piante tropicali, piante grasse, piante carnivore, ecc. ...), altri settori espongono piante coltivate per scopi alimentari o produzioni artigianali oggi dimenticate ma importanti per l’economia del periodo pre-industriale.

Uno spazio è inoltre dedicato alla riproduzione dello storico Orto Comunale detto dei “semplici” (o "piante officinali"). Una vera e propria enciclopedia vivente, che richiede continue cure ed attenzioni.

Nota storica - Dopo la scoperta dell’America (1496) si verificò un grande sviluppo di viaggi di commercio ed esplorazioni geografiche, confluirono ai centri di studio europei una quantità di notizie, di materiali, di vegetali fino ad allora sconosciuti, oggetto di curiosità e poi di studi, di classificazioni, di specializzazioni.

Fu allora che la Botanica cominciò ad affermarsi come una disciplina scientifica autonoma rispetto alle Scienze Mediche, anche grazie all’attività scientifica del bolognese Ulisse Aldrovandi (1422-1505), che con l’insegnamento e la ricerca promosse instancabilmente lo sviluppo delle scienze naturali.

Gli orti di piante “officinali” (cioè destinate alla produzione di farmaci naturali) appartengono a una tradizione che ha accompagnato per secoli l’esercizio della medicina popolare, tuttora presente presso molti monasteri e, secondo una tendenza diffusa, presso le erboristerie.

Con la sua autorità e il suo entusiasmo Malpighi ottenne che un’area dello stesso Palazzo Comunale venisse destinata a orto di "piante officinali": un vero e proprio laboratorio all’aperto in cui svolgere ricerche e studi scientifici (il tracciato di quell’orto è ancora oggi evidenziato sul pavimento dell’attuale Sala Borsa).

Quel primo “orto comunale” venne presto trasferito in un’area più ampia a ridosso di Porta Santo Stefano, e trovò nel 1803 la sistemazione definitiva in piena zona universitaria, tra le mura di porta Mascarella e via Irnerio.

Qui ha oggi sede la Facoltà di Botanica, con biblioteche, aule e laboratori per la formazione professionale dei botanici. Vi è inoltre conservato l’Erbario dell’Università, uno dei più antichi e importanti d’Europa: una collezione di circa trecentomila piante essiccate, a cominciare dall’erbario originale di Ulisse Aldrovandi con oltre 5.000 campioni da lui collezionati e raccolti in 15 volumi.

NOTE - L’orto Botanico è un Museo universitario all’aperto;

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