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SUL PALAZZO COMUNALE DI BOLOGNA ...
Papa Gregorio XIII, della famiglia bolognese dei Boncompagni, con palazzo ancora esistente in
via del Monte, fu il Papa che promosse e diede il nome, nel 1582, alla riforma del Calendario detta appunto Gregoriana .
Fino ad allora, a partire da Giulio Cesare, era stato in vigore il calendario detto appunto Giuliano.
La differenza fra il reale trascorrere del tempo e il suo conteggio secondo il Giuliano, aveva portato a una sensibile disparità, di circa dieci giorni, fra quello che indicava il calendario e l’evolversi delle stagioni.
Con la riforma Gregoriana furono eliminati dieci giorni (dal 4 ottobre 1582 si passò al 15 ottobre) e con aggiustamenti sui bisestili si definì un conteggio del tempo più aderente al reale; che è quello che ancora oggi adottiamo.
Papa Gregorio uomo molto colto e già docente dell’Università era stato laico fino quasi ai quaranta anni .
Poi prese i voti e rapidamente scalò i vertici della Chiesa .Il Senato gli fece fare una statua in bronzo dal Menganti, nella stessa fonderia dove era stato fuso il Gigante,( dietro San Petronio, oggi piazza Galvani)
Il Senato bolognese deliberò di porla nella piazza davanti all’Archiginnasio (in pratica dove ora c’è la statua di Galvani) .Ma il Papa la fece porre sul Palazzo pubblico (*) E li è restata ed è entrata nel cuore e nelle abitudini visive dei bolognesi.
Ma quando si profilò l’arrivo dell’esercito francese del giovanissimo Napoleone, affamato di tutto e soprattutto di bronzo per i cannoni, i bolognesi temettero una brutta fine per la statua di un papa,
anche se riformatore del calendario.
Pensarono che con il Santo Patrono sarebbe andata meglio: rapidamente la statua fu “mascherata”…
da San Petronio !
Scomparvero i segni papali, via il triregno e dentro la mitria : la statua diventò quella di un semplice vescovo e ad avallare questo comparve la scritta che ancora oggi si legge : “San Petronio protettore e padre”. I Francesi la rispettarono.
Mi è sempre sembrato strano che questa mascherata sia bastata ai francesi per non fondere la statua…
Forse fu un omaggio all’ingenua arguzia dei bolognesi, forse giudicarono la statua abbastanza bella da volerla conservare, forse più verosimilmente giudicarono il bronzo non adatto ai loro bisogni ….
Passarono i francesi, Bologna ridiventò papalina nel 1815, ma Gregorio XIII restò san Petronio con
la sua scritta per molti anni ancora, la mitria vescovile al posto del triregno papale; documenti fotografici lo attestano ; infatti la situazione originaria fu ripristinata nel 1895 !
Quando il palazzo d’Accursio fu restaurato e gli fu dato l’aspetto attuale, San Petronio ritornò papa Gregorio XIII: ma la scritta, fatta per avvalorare la mascherata da San Petronio, restò.
E ancora oggi sentiamo guide improvvisate dire che si tratta di una statua di S.Petronio !!
(*) Che la statua dovesse essere vista da tutti i lati è dimostrato dalla cura dei particolari
dell’abito sulla schiena del Papa.
Sono particolari oggi nascosti e che si videro bene quando la statua fu rimossa
dal balcone per un restauro .
Maurizio Cavazza
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