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CONDIZIONATORI IN CONDOMINIO: LE REGOLE

Al fine di evitare problematiche condominiali e può capitare anche con amministrazioni locali, ritengo opportuno informarsi al meglio riguardo l'argomento.

Il condizionatore in un appartamento condominiale non è un ostacolo alla tranquillità del vicinato, a patto che si rispettino determinate regole fondamentali. Innanzitutto, chi decide di provvedere all’installazione ha pieno diritto di farlo, ma deve farlo nel rispetto dell’ambiente e delle persone che vivono nello stesso stabile.

Vediamo nel dettaglio i passi essenziali da seguire;

Prima di procedere con l’installazione, è necessario informare l’amministratore di condominio.

Questa comunicazione è obbligatoria perché l’unità esterna, anche se installata sul proprio balcone, interessa una zona che è in parte proprietà comune.

Non serve ottenere un’autorizzazione formale da parte dell’assemblea, ma è importante che l’informazione venga condivisa per garantire trasparenza e rispetto dei diritti di tutti.

L’installazione non deve alterare in modo evidente l’aspetto del palazzo.

Bisogna evitare di installare unità esterne di grandi dimensioni sulla facciata principale o in punti troppo visibili.

Nel caso in cui la presenza del condizionatore possa compromettere l’armonia architettonica o il valore estetico dell’edificio, l’assemblea può opporsi.

Perciò, è consigliabile posizionare l’apparecchio in modo discreto, preferibilmente rivolto verso l’interno del condominio o dietro balaustre.

Rispetto delle distanze orizzontali e verticali.

Non è consentito installare l’unità esterna a meno di 1,5 metri dalle finestre, balconi o terrazzi del vicino di casa, per non limitarne la vista né penalizzarne l’uso.

In verticale, l’apparecchio deve stare almeno 3 metri sotto la soglia del piano superiore. Queste distanze garantiscono che l’installazione non limiti lo spazio vitale dei vicini né ostacoli l’apertura delle finestre.

Controllo del livello acustico.

Il condizionatore deve funzionare senza produrre rumori molesti.

Il dispositivo non deve emettere suoni superiore a quelli normalmente tollerabili; questo limite viene valutato attraverso una perizia fonometrica, se necessario. Pertanto, è buona norma scegliere modelli silenziosi e prevedere un montaggio con supporti antivibranti.

In caso contrario, un vicino disturbato potrebbe chiedere la rimozione o chiedere un risarcimento per il disturbo provocato.

Scarico della condensa.

Durante l’uso, i condizionatori producono acqua di condensa che deve essere smaltita correttamente.

Non è ammesso che essa ricada in modo incontrollato sul balcone sottostante o sul marciapiede.

Vanno utilizzate tubazioni dirette verso lo scarico condominiale o una canalizzazione idonea, così da evitare fastidio ai piani sottostanti e problemi di umidità o macchie.

Certificazioni e vincoli locali.

Prima dell’acquisto e dell’installazione, è fondamentale verificare se il regolamento condominiale o le norme comunali impongono restrizioni per questioni estetiche, paesaggistiche o di tutela del territorio.

In alcune zone particolarmente vincolate, l’installazione dell’unità esterna può essere vietata.

In questo caso, si può optare per soluzioni alternative come i modelli senza unità esterna, che soddisfano le stesse esigenze di climatizzazione.

Perché rispettare queste regole è importante

Seguire queste indicazioni non è solo un obbligo, ma anche una forma concreta di convivenza civile.

Rispettare estetica, spazi e comfort altrui significa evitare conflitti, sanzioni o cause civili, e allo stesso tempo godere dei vantaggi di un sistema di raffreddamento efficiente.

Il tutto senza compromettere il valore e la serenità del condominio.

Consigli pratici per una scelta oculata

Scegliete modelli con basso livello sonoro, motori a inverter e supporti antivibranti.

Installate l’unità esterna in angoli poco visibili, sul lato interno del balcone o sotto finestre,

evitando la facciata principale.

Preparare un quadro planimetrico con distanze e altezza per dimostrare che si rispettano le normative.

Affidate il montaggio a tecnici esperti e certificati, per garantire sicurezza e regolarità dell’installazione.

In sintesi, il condizionatore in casa è compatibile con la vita in condominio, purché si rispettino 5 regole essenziali: comunicazione all’amministratore, tutela dell’estetica, rispetto delle distanze, controllo dei rumori e scarico della condensa, verifiche su certificazioni e vincoli locali.

Il risultato sarà una climatizzazione confortevole, che convive in armonia con l’ambiente condiviso.

Tonino Veronesi

Presidente Assoproprietari

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