PROBLEMA POVERTÀ E CASA A BOLOGNA

Riporto un articolo della amica Chiara Pazzaglia che condivido pienamente.
Posso confermare che il canone concordato non è più accettato dai proprietari immobiliari in quanto, conti alla mano, non è conveniente.Lo abbiamo fatto ben presente nelle sedi adeguate.
Aggiungo che la società è cambiata e che di conseguenza i contratti di locazione attualmente in vigore non sono più adeguati a questi cambiamenti.
Tonino Veronesi
Presidente Assoproprietari

Inaugurata la nuova sede di Corticella!
Abbiamo dato anche i numeri degli Isee 2022.
Ne abbiamo fatti ben 20.770. Abbiamo scoperto che le famiglie con figli scelgono sempre di più di andare a vivere nella cintura metropolitana: Bologna non è (più) a misura di bambino. Fare figli rende più poveri e ormai il 25% di utenti è solo. il 44% dei “poveri”, cioè con isee sotto i 5.000€, è solo. Ecco il binomio soliti fine povertà che ci interroga profondamente. Bologna è prima per benessere, ma non per tutti! Persiste inoltre il problema alloggio. Più della metà di chi fa l’Isee non ha casa di proprietà e per quasi tutti l’immobile incide moltissimo per le spese. Il Comune promuove, è vero, i canoni concordati, ma a cifre del tutto fuori mercato. Per essere efficaci vanno rivisti verso l’alto e sopratutto per convincere i proprietari a farvi ricorso bisogna pensare, in ottica sussidiaria, a dare garanzie di tipo assicurativo ai proprietari. Solo così il sistema può funzionare e Bologna tornare ad essere una città per famiglie.
Chiara Pazzaglia

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