IL PRIMO TELEFONO SENZA FILI A BOLOGNA

Su Piazza Maggiore, si affaccia il Palazzo del Podestà eretto circa nel 1200, l’edificio, imponente si congiunge con il Palazzo di Re Enzo creando nella parte bassa un voltone detto Voltone del Podestà, mentre nella parte alta del palazzo, svetta la torre dell’Arengo, di forma quadrangolare realizzata in cotto risalente al 1259.

 

Qui, due secoli dopo venne collocata la campana che avvertiva i cittadini in caso di eventi straordinari.

 

Il voltone ha, però, una caratteristica unica nel suo genere:

la volta a crociera, di architettura romanica è sostenuta nei quattro angoli da quattro colonne, sormontate da statue rappresentanti San Petronio, San Domenico, San Francesco e San Procolo, i santi protettori della città.  Questo tipo di struttura crea una sorta di "telefono senza fili". Infatti, posizionandosi in un angolo si riesce a sentire la voce sussurrata della persona che sta parlando nell’angolo opposto. 

 

Questa tecnica, ebbe una funzionalità importante durante l’epidemia di peste, in questo modo era possibile per gli infetti ricevere la confessione religiosa senza rischiare di contagiare i sacerdoti.

 

Oggi è una tappa obbligatoria per i uristi che vengono a visitare la nostra città.

 

Simonetta La Greca

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